3 consigli per mantenere il business attuale e rimediare alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime in epoca Covid.

3 consigli per mantenere il business attuale e rimediare alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime in epoca Covid.

Durante tutto il 2021 abbiamo assaggiato i primi effetti del complicato approvvigionamento delle materie prime, causato dal fermo produttivo dell’anno precedente. Brevi e prolungati lockdown hanno cambiato gli asset commerciali e le stime produttive, soprattutto di chi necessita dell’import di materie prime dall’estero.

Insomma una ripartenza a mani vuote, come annuncia anche Codacons che, preoccupata per l’aumento dei prezzi (che ricadono poi sulle famiglie), annuncia una ripresa dall’Emergenza Covid lunga e travagliata.

“[…] Ma esattamente di che cifre stiamo parlando? Il prezzo del gas in dieci mesi è aumentato del 500%. Il cotone ha fatto registrare una crescita del 104%. Il grano pochi giorni fa ha toccato il suo record in Europa, toccando i 297 euro a tonnellata. Il mais in sedici mesi ha fatto registrare un +77%. La carta costa il 70% in più rispetto al 2020. Il caffè (miscela arabica) è schizzato del 59%.”

Un aumento dei prezzi ricade quindi sui clienti e consumatori finali e chi è alla guida della propria impresa sa che deve contenere questi rincari per evitare che le persone arrivino a scegliere altri fornitori o brand concorrenti.

Difatti, se da un lato l’aumento del prezzo di un prodotto (pronto al consumo) spinge alla ricerca di un’alternativa meno costosa, dall’altro il problema aumenta notevolmente quando il prodotto è una materia prima, indispensabile per comporre o lavorare un derivato oppure un prodotto secondario, come il gas metano per produrre il ADblue (l’additivo per i motori a Diesel delle auto Euro 6).

La difficoltà di approvvigionamento delle materie è una situazione tutta in divenire anche nei prossimi mesi. Vediamo quindi alcune proposte generalizzate che consentono di intervenire in modo più o meno rapido, per limitare ritardi e rincari commerciali dovuti all’approvvigionamento di materie prime e scongiurare un fermo produttivo dell’azienda.

Svuotamento magazzino per stoccare materie prime

A livello produttivo sicuramente si può “temporeggiare” lavorando sullo svuotamento dei magazzini per liberare spazio e dedicare una parte del magazzino allo “stoccaggio extra” di materie prime (qualora siano disponibili) per tamponare la difficoltà di approvvigionamento.

Infatti accade spesso che una fornitura sia disponibile acquistandola subito in grandi quantità, anziché richiederne poco alla volta prima dell’esaurimento (come solitamente avviene).

Il mese di Gennaio 2022 è ideale per fare l’inventario del magazzino, soprattutto per il bilancio di esercizio dell’anno precedente, e permette di dare pronta risposta all’ufficio commerciale, che ha necessità di liquidare i prodotti stoccati, liberando quindi spazio in magazzino.

 

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Ricerca e sviluppo per innovare il prodotto

In alternativa si può valutare un’attività di ricerca e sviluppo sul prodotto, che in genere dovrebbe essere una procedura periodica, messa in atto soprattutto dalle grandi aziende. Innovare il prodotto è un modo per modernizzarsi e aggredire un mercato sempre affamato, soprattutto con la maturazione di internet e del web che invoglia a cercare sempre il meglio a disposizione.

Innovare un prodotto scoprendo materie prime alternative, a chilometro zero o ecosostenibili, con forniture sempre disponibili è la soluzione ideale per completare i cicli produttivi tradizionali o anche solo per cambiare genere di prodotto da commerciare.

Per definire tempi e costi produttivi il CRM aziendale ci consente di estrapolare dati storici commerciali, utili a conoscere meglio il nostro target commerciale per proporre soluzioni alettanti o di maggiore appeal.

Sondare nuovi mercati o nuovi business

Per sopperire alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime può tornare utile sondare nuovi mercati o valutare nuovi business commerciali.

È una soluzione provvisoria ma che in passato si è rivelata l’incentivo ideale per conoscere al meglio la domanda del mercato e perfezionare quindi la propria offerta. Esplorare nuovi mercati permette di tenere in parallelo una soluzione “marginale”, destinata a tamponare l’ammanco di fatturato del business tradizionale, rallentato dall’approvvigionamento delle materie prime.

Un esempio banale, tanto per intenderci, proviene da un mio cliente commerciante BtoB, che ha saputo abbattere l’aumento dei costi di alcuni prodotti alimentari (il suo commercio tradizionale) includendo a catalogo quelli anticovid (mascherine, gel igienizzanti, ecc.), ovvero facendo leva su un nuovo e remunerativo business.

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Contattami se desideri comprendere meglio come limitare i danni business produttivi dovuti all’approvvigionamento di materie prime, intervenendo sullo svuotamento del magazzino aziendale, per avviare un’attività di ricerca e sviluppo per innovare i prodotti, per sondare nuovi  mercati o nuovi business alternativi al tradizionale oppure per valutare una proposta personalizzata sulle tue esigenze aziendali e business commerciali!

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Mi chiamo Davide Canella e sono uno specialista in Comunicazione e Marketing d’impresa. Lavoro come libero professionista implementando soluzioni di comunicazione integrata, miscelando Design e strategie on/offline! Scopri di più sul mio profilo e servizi:...CLICCA QUICondividi l'articolo sui tuoi social, prima di lasciare questa pagina! Grazie mille! ^_^
EMERGENZA COVID -19: I 20 SPOT ITALIANI PIU’ BELLI DEL 2020, CHE VI EMOZIONERANNO ANCORA UNA VOLTA!

EMERGENZA COVID -19: I 20 SPOT ITALIANI PIU’ BELLI DEL 2020, CHE VI EMOZIONERANNO ANCORA UNA VOLTA!

La ricca selezione di spot o video emozionali, creati durante il primo lockdown dell’emergenza da Covid-19, sono splendide opere audiovisive ancora in grado di regalarci bellissime emozioni. Ci danno la forza di combattere l’ennesimo lockdown delle festività di Natale e ci permettono di sperare in un futuro migliore per l’anno che verrà!

I video sono scelti per la regia originale e creativa, oppure per la capacità di condensare tante emozioni in brevi istanti o semplicemente perché hanno saputo valorizzare prodotti/servizi Made in Italy trasmettendo al contempo messaggi di conforto, consigli o supporto psicologico.

Una dedica e ringraziamento, che merita di essere condivisa con tutti!

“Italia” – a cura di: Oliver Astrologo.

Tempo: 0.60 secondi – Tecnicamente è vera opera d’opera d’arte audiovisiva!

“Spot TV” a cura di Barilla.

Tempo: 0.60 secondi – Sulle note storiche della musica Barilla, Sophia Loren incanta con la sua voce narrante!

Jacopo Mastrangelo a cura di Jacopo Mastrangelo

Tempo: 3.42 minuti – Il chitarrista incanta il mondo sulle note di Ennio Morricone dalla Piazza Navona a Roma, durante il primo lockdown!

“Anti-Covid-19 Vaccination Campaign” a cura di Stefano Boeri Architetti.

Tempo: 0.60 secondi – Un’incantevole spot promozione della campagna di vaccinazione da Covid-19.

“Spot Iorestoacasa – RAS” a cura di Regione Autonoma Sardegna

Tempo: 0.30 secondi – Un bellissimo spot promozionale di incoraggiamento della Regione Autonoma Sardegna

“AXA Italia #InsiemePerProteggerci a cura AXA Italia.

Tempo: 0.60 secondi – La quotidianità durante il primo lockdown ci ricorda quanto ci siamo davvero impegnati!

“Campagna di comunicazione #IoRestoaCasa“ a cura della Presidenza del Consiglio.

Tempo: 0.32 secondi – La magia dell’Inno d’Italia tra i rumori della quotidianità e i luoghi desolati del primo lockdown, durante l’emergenza covid.

"La Puglia riparte" a cura di Regione Puglia.

Tempo: 0.58 secondi – Un bellissimo spot della regione Puglia vi farà venire voglia di ripartire!

“La Molisana: Spirito Tenace” a cura di Pastificio La Molisana.

Tempo: 0.30 secondi – Spot emozionale della pasta che celebra lo spirito tenace degli Italia, durante l’emergenza covid.

"Italia, bellezza da condividere" a cura di Visit Italy

Tempo: 0.60 secondi – Uno spot davvero suggestivo per elogiare il made in italy in attesa della fine dell’emergenza covid.

"Piacenza non si ferma" a cura di Libertà

Tempo: 0.55 secondi – Un omaggio alla cittadinanza piacentina per l’impegno profuso a supporto dell’emergenza covid.

“Sky sport” a cura di Sky Sport

Tempo: 2.19 minuti – Bellissimo spot per la campagna di raccolta fondi per la Protezione Civile contro il covid-19

"Esselunga - Il nostro grazie, a tutti voi." a cura di Esselunga

Tempo: 0.45 secondi – Un’emozionante messaggio di ringraziamento a chi si sta impegnando durante l’emergenza covid.

“Mediafriends: Aiutiamo chi ci aiuta“ a cura di Mediafriends

Tempo: 0.34 secondi – Bellissimo messaggio di ringraziamento e sostengo del mondo sanitario italiano

“#NOICISIAMO” a cura di GVM Care & Research

Tempo: 0.50 secondi – Una dedica al personale sanitario impegnato nell’emergenza covid.

“Campagna “Grazie” a cura della Presidenza del Consiglio.

Tempo: 0.40 secondi – Una bellissima dedica al personale sanitario, forze armate e polizia impegnate nell’emergenza covid.

“#ungiornomigliore” a cura di Cesare Cremonini e Coca Cola

Tempo: 0.60 secondi – Sulle note della famosa Un giorno migliore ricordiamo i momenti del primo lockdown.

“CORONAVIRUS : ITALIA NON MOLLA." cura di Andrea Navicella

Tempo: 2.24 minuti  – Video-poesia per ricordare i momenti del lockdown durante l’emergenza corona virus.

“Insieme #andràtuttobene” a cura di PomiItalia

Tempo: 0.30 secondi – Spot promozionale che ricorda la quotidianità durante l’emergenza covid 19

IN CONCLUSIONE...

Per concludere, vi segnalo questo bellissimo spot tedesco ambientato tra qualche decennio, quando ci ritroveremo a raccontare l’esperienza dell’emergenza coronavirus alle generazioni future, essendo entrati nella storia mondiale da eroi…

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Campagna elettorale: il prontuario (+preventivo) per vincere emergendo dal basso

Campagna elettorale: il prontuario (+preventivo) per vincere emergendo dal basso

In vista delle prossime elezioni amministrative nel Comune di Ferrara, vediamo come intervenire da un punto di vista della propaganda elettorale, per far emergere dalla massa una lista politica, specie quella di tipico civica più complessa e lunga da promuovere.

Evitare di utilizzare un solo canale di comunicazione, specie quelli gratuiti o più economici è una buona premessa per una propaganda elettorale efficace. Non sappiamo se i nostri elettori preferiscano utilizzare un determinato canale oppure diversi tra loro, quali in particolare e con che attenzione. Occorre quindi agire su più fronti, con canali variegati e con vigorosa aggressività!

Proprio il fattore aggressività per molti “competitor” rappresenta l’occasione giusta su cui far leva, soprattutto negli ultimi giorni prima del voto: infatti, più candidati ci sono, più il clima teso e snervante crea mille perplessità e insicurezze tra gli elettori che, per informarsi, confrontare e poi votare, hanno come unico mezzo proprio la propaganda elettorale.

Vediamo quindi come agire al meglio, senza commettere errori e affrontare serenamente una sfida molto importante: diventare sindaco!

SITO WEB

Tra i canali online si annovera certamente il sito web, che in questo caso può essere un semplice blog. La semplicità è il fattore chiave per un buona comunicazione! Sul sito è possibile gestire la comunicazione a 360° con estrema semplicità e libertà, al contrario dei social-network. Si può modellare o personalizzare grafica, contenuti testuali, interazioni e molto altro. E’ chiaro che la capacità di aggiornare in autonomia i testi consente la massima libertà di pubblicazione, ma con un minimo di competenza informatica tutto è possibile! Il sito oltre a raggiungere le persone che non utilizzano i social-network è l’ “hub” ideale per scaricare documenti, approfondimenti, iscriversi alla newsletter o per mettersi in contatto con i candidati della lista.

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Attenzione alla privacy, rispettando il nuovo regolamento europeo

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Ottimizzare la SEO considerando 30 giorni per l’indicizzazione organica sui motori di ricerca!

SOCIAL-NETWORK

Sicuramente le pagine business sono il tool online preferito di molti, ideali anche da usare in contesti politici. Oltre ad avere un prospetto delle statistiche delle varie interazioni con gli utenti, il vantaggio principale è quello di raggiungere più facilmente gli utenti della rete social. Senza soffermarsi alla classica pubblicazione gratuita, sicuramente utilizzare il circuito pubblicitario a pagamento del social aiuta a raggiungere centinaia di persone anche con soli 5€ al giorno. Esistono tanti social-network ma sicuramente: Facebook, Twitter e Linkedin sono quelli maggiormente idonei ad una campagna elettorale. Può bastarne anche uno solo, l’importante è tenere costantemente aggiornato quello scelto.

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Valutare una campagna a pagamento per ampliare il target di elettori.

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Oltre al piano editoriale, considerare il monitoraggio delle interazioni e reputazione per evitare “aggressioni online” da parte della concorrenza più agguerrita.

BROCHURE STAMPA

La comunicazione stampata è un mito intramontabile, che continua a durare nonostante l’evoluzione digitale sempre più travolgente. La stampa offre la possibilità di raggiungere anche quelle persone poco avvezze con la tecnologia e che magari prediligono la carta rispetto ad altre forme di comunicazione alternative. In questo caso i santini e volantini elettorali sono il must di ogni campagna elettorale. Il poco spazio consente di riportare solo le informazioni necessarie al caso, mostrando con chiarezza e semplicità il messaggio da comunicare. I grandi formati come locandine e manifesti, rigorosamente in blue back, sono ideali per le affissioni su spazi pubblici, nelle proprie sedi di rappresentanza o nei luoghi dei comizi pubblici. Infine la carta intestata e le buste elettorali sono una “chicca” per dar pregio alle comunicazioni, quando l’intenzione è quella di ottenere consensi di massa tramite gruppi sociali, associazioni, enti e organizzazioni.

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Evitare impaginazioni grafiche “fai da te”, specie se per elevate tirature di stampa

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Controllare refusi, qualità delle immagini fotografie e occhio al copyright!

GRAFICA, FOTO e VIDEO

La fotografia e la video produzione, che possono essere semplici spot o una presentazione semplificata del programma elettorale, sono potenti strumenti di comunicazione. Oggi con l’evoluzione tecnologia (in particolare grazie ai social e Internet) è possibile veicolare un grande numero di fotografie e video, che spesso possono essere utilizzati facilmente anche dai mass-media locali (se creati all’origine in alta risoluzione!). Creare un logo che rappresenti la propria lista è il realtà la prima cosa da fare! Il logo rappresentativo della lista diventerà il simbolo da imprimere nella mente dei propri elettori. Con i colori del logo si creerà successivamente il resto della grafica… per la stampa, il web e il multimedia. Deve essere ideato con un pizzico di creatività, racchiudendo in sé principi e valori del programma elettorale.

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Avere qualcuno reputato ad immortalarvi vi consentirà di testimoniare partecipazioni e comizi in ambienti diversi tra loro!

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Logo e grafica devono essere in formato vettoriale per ottenere la massima qualità di stampa.

MASS-MEDIA

I mass-media locali di stampa, online, ma anche radio e TV sono il canale ideale sia per raggiungere un elevato numero di persone che per attribuire attendibilità delle notizie che si diffondono. In un’epoca in cui la diffusione di fake news sono una vera e propria piaga dell’informazione contemporanea, trasmettere i propri contenuti in modo massivo e affidabile diventa importantissimo, specie in una campagna elettorale. Sulle testate giornalistiche è possibile inoltre promuovere -in appositi spazi- la propria pubblicità elettorale intercettando i propri elettori, e ampliare il raggio di azione della campagna. In molti casi è necessario preparare una propria comunicazione personale che deve rispettare gli standard tecnici (misure e formati) preposti dal mass-media.

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Attenzione ai costi delle campagne pubblicitarie, valutando la durata delle pubblicazioni.

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Importante conoscere e interpretare le statistiche dei visitatori, studiando bene la strategia

CONSULENZA

Quanto appena argomentato è chiaramente un riepilogo sintetico delle singole componenti e leve di comunicazione e marketing per gestire una buona campagna elettorale. Per riuscire a definire un progetto chiaro e conciso occorre una strategia creata su misura, basata quindi su un’attività di consulenza tecnica. Ad esempio, il preventivo di spesa varia spesso in base alla tiratura di stampa del materiale promozionale, ma capire quanto stampare e come distribuire il materiale è una decisione che spetta ad un bravo consulente marketing, che conosce bene il territorio nel quale operare.

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Valutare la consulenza preventiva di un esperto marketing, in caso di gestione autonoma della promozione.

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Richiedere documenti, ricerche e dossier socio-demografici e politici della città e il suo territorio.

PREVENTIVO DI MASSIMA...

In linea di massima il preventivo allegato delinea un progetto di comunicazione e marketing, finalizzato ad intercettare quanti più elettori possibili nel Comune di Ferrara oltre a gestire a 360° tutti gli aspetti esterni che si integrano alla promozione della campagna elettorale (organizzazione comizi o incontri politici, ufficio stampa, permessi e autorizzazioni, pubblica sicurezza, mass-media, ecc).

SCARICA PREVENTIVOCONTATTAMI
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Comunicare efficacemente un’offerta commerciale senza delusioni di vendita!

Comunicare efficacemente un’offerta commerciale senza delusioni di vendita!

La ripresa del lavoro, dopo le festività natalizie, diventa l’occasione giusta per proporre novità commerciali del nuovo anno. Le novità di prodotti e servizi sono spesso l’opportunità per avvicinare nuovi potenziali clienti, fidelizzare quelli un po’ stanchi e finalmente convincere all’acquisito quelli che hanno sempre esitato fino ad ora! Vediamo quindi come sfruttare al meglio questa opportunità e sanare quei problemi di vendita in cui si scontrano in molti!

Spesso le novità commerciali rappresentano il vettore su cui far leva per vedere prodotti e servizi classici, spesso “pigri” da commercializzare oppure per cambiare l’assortimento a catalogo, perché imposto dai produttori stessi.

E’ risaputo che le novità aiutano ad avvicinare la clientela incuriosita, ma spesso non consideriamo il fatto che il target commerciale non sia pronto o interessato all’acquisito nello stesso momento in cui proponiamo la nostra novità o offerta commerciale. Questo in realtà è il concetto su cui si basa il cosiddetto “re-marketing”, cioè la strategia finalizzata ad intercettare nel tempo quel target (spesso un buon 90%) che non si è trasformato, per qualche strana ragione, in cliente al primo tentativo!

Per molti commercianti, proporre un’offerta commerciale o novità diventa subito una sconfitta amara e deludente. Il disagio maggiore si vive quando ci si accorge di non avere la clientela pronta a recepire la nostra offerta, perché i canali di promozione non vengono aggiornati da tempo. Se non aggiornati, infatti, nella mente delle persone finiscono presto nel dimenticatoio, spesso attrattati dalla concorrenza, che sfrutta proprio questa debolezza, per tenersi incollati clienti o consumatori.

Aggiornare con costanza i propri canali di comunicazione come il sito web e la pagina aziendale di Facebook o Instagram dà la possibilità di mantenere costante l’afflusso di visite, soprattutto in quei momenti in cui abbiamo la forte necessità di comunicare un’offerta commerciale davvero esclusiva e irrinunciabile.

Questa può essere una valida soluzione al problema ormai noto di veicolare informazioni in ogni momento dell’anno, fino ad intercettare quello in cui i nostri potenziali clienti sono più propensi a trasformarsi in clienti.

L’aggiornamento dei canali di promozione diventa inoltre un modo per educare la clientela alla linea prodotti e servizi del nostro assortimento. Questo è raccomandato quando si rende necessario comunicare novità da anteporre a grossi cambiamenti, specie per l’offerta commerciale molto aggressiva, come la sostituzione di un prodotto seppur molto apprezzato.

Esempi di volantini commerciali che ho sviluppato per alcuni clienti!

Una promozione spiegata in modo chiaro ed esauriente tramite il classico volantino commerciale (che fa uso di grafica, testi e immagini che lavorano sinergicamente) aiuta ad esplicare al meglio condizioni e formule commerciali della nostra offerta.

In definitiva, utilizzare un volantino commerciale su canali di promozione con il pubblico pronto ad assimilare la vostra offerta commerciale diventa l’occasione giusta per superare le avversità della fase di vendita, garantendovi i risulti sperati con uno sforzo davvero minimo!

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Contattami per capire come ripristinare la corretta comunicazione, gli strumenti di vendita e le metodologie da adottare.

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Il caso cassonetti a calotta di Hera: riflessioni e spunti per non commettere i suoi stessi errori in un progetto imprenditoriale.

Il caso cassonetti a calotta di Hera: riflessioni e spunti per non commettere i suoi stessi errori in un progetto imprenditoriale.

A Ferrara, fino a pochi giorni fa, la differenziata dell’immondizia era ritenuta un onere civico, ma ora con l’introduzione del nuovo sistema di raccolta basato sui cassonetti a calotta è diventato un impegno, quasi d’obbligo. Non potendo rifiutare tale sistema o cambiare gestore, i clienti si sono ritrovati davanti ad una forzatura che non ha preso in considerazione il loro volere o punto di vista. Da semplici clienti si sono ritrovati obbligati ad un servizio che non hanno richiesto e che sono costretti a pagare come normale tassa dei rifiuti.

Il risultato -palesemente evidente- è stata una vera e propria sensazione di sdegno e insoddisfazione collettiva, fomentata particolarmente sul canale online. Sui principali gruppi di condivisione della città le persone hanno trovato in Facebook una piazza dove manifestare il proprio dissenso. Ben più gravi sono state le azioni di anarchia urbana diffuse in tutta la città, che ha trasformato le stazioni ecologiche, dotate del nuovo sistema con cassonetti a calotta, in vere e proprie discariche a cielo aperto

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In questa situazione appare evidente che Hera, l’azienda che ha in appalto dal Comune di Ferrara la gestione del servizio rifiuti, ha commesso l’errore di non valutare attentamente il proprio target verso cui rivolgere il nuovo sistema di raccolta, oppure ha sottovalutato l’opinione della collettività. In altre parole non è stata data importanza al pensiero di coloro che si sono improvvisamente ritrovati ad utilizzare un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, che potremmo definire quasi rivoluzionario! Vediamo quindi di indagare in modo più approfondito quanto appena espresso.

Come sappiamo le innovazioni sono spesso oggetto di disagi e problematiche momentanee, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad una situazione destinata non certamente a migliorare (almeno nel breve periodo). Per sopperire al gap informativo è stata fatta una comunicazione alquanto scarna, considerato il salto di qualità del nuovo sistema, ma soprattutto il poco tempo necessario a diffondere la notizia a tutte le fasce di età della popolazione soggetta a questa novità.

E’ risaputo che Ferrara è una città poco aperta alle innovazioni al punto da provocare contrasti, molti dei quali sfociati in vere e proprie divergenze sociali. Di fatti esistono sicuramente le eccezioni ma Ferrara è perlopiù una città “chiusa” poco incline ai mutamenti, che ha scelto di preservare stili, usi e costumi ben radicati sul territorio ma assai diversi dall’attualità. Ferrara da un punto di vista sociale e culturale ha una mentalità “vecchia” che si ripercuote duramente sull’aspetto imprenditoriale e quindi anche sull’asset socio-economico dell’intera città.

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Insomma, come dicono in molti, Ferrara è una bella città a misura di anziano. Non a caso Hera ha sviluppato un video tutorial per spiegare il funzionamento del nuovo sistema dei cassonetti a calotta in dialetto ferrarese, per favorire un maggior livello di penetrazione sul territorio facendo leva sugli anziani. Nonostante tale azione si commenti da sola, da questo video percepiamo –visto l’opzione commenti disabilitata del video– che al gestore non interessa l’opinione o il giudizio di chi si troverà poi ad utilizzare il nuovo sistema dei cassonetti a calotta.

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Conoscere i feedback dei consumatori, il grado di apprezzamento e le opinioni condivise, oggi è considerato –da un punto di vista imprenditoriale- ORO che cola, dato che un tempo le informazioni per sviluppare un prodotto/servizio nuovo dovevano essere acquisite con lunghe e costose indagini di mercato. Parallelamente è considerato pericoloso poiché consente alle persone di pubblicare liberamente giudizi anche negativi, svolgere rimostranze pubbliche e pesanti critiche in grado di influenzare l’opinione pubblica (se su vasta scala). E’ per questo motivo che molte aziende, come Hera, scelgono di non aprire un canale Facebook o altre tipologie di condivisione collettiva delle informazioni, preferendo forme alternative di segnalazione PRIVATA usando le App degli smartphone, spesso con profondi gap da un punto di vista dell’accessibilità (anziani) e usabilità (dispositivi non compatibili).

In secondo luogo, per ragioni di trasparenza, i feedback esterni -se positivi- servono a mostrare con orgoglio il proprio prodotto/o servizio; contrariamente, se negativi, a nasconderne i difetti. In quest’ultimo caso se non si crea un canale unico dove convogliare e GESTIRE direttamente i feedback negativi, le persone, grazie ad Web 3.0, trovano comunque altri canali o piazze virtuali dove sfogare le proprie rimostranze, come ad esempio le testate giornalistiche online. In questo caso diventa più difficoltoso da parte dell’azienda intervenire perché non si ha l’accesso diretto per cancellare messaggi troppo invadenti o controbattere anche da un punto di vista costruttivo e intelligente.

Prendendo spunto da questa considerazione, scopriamo che il caso dei cassonetti a calotta di Hera è da giorni sulle prime pagine di tutti i giornali locali, poiché la pioggia di critiche, imprecazioni e rimostranze da parte della collettività è stata in grado di influenzare l’opinione pubblica, mostrando un profondo interesse –ampiamente condiviso- verso questa problematica.

Del resto, aprire un canale di comunicazione online usando Facebook o altre applicazioni interattive, per sondare il grado di interesse di un progetto di business o comprendere lacune che possono sfuggire in fase di produzione, aiutano ad anticipare le future scelte di business. Inoltre questi canali consentono anche di trovare persone esperte o guru del settore che sono in grado di indurre gli utenti alla positività verso un tale prodotto o servizio e in molti casi di influenzare le vendite.

Nelle imprese -in particolar modo nelle startup moderne- i cosiddetti “influencer” rappresentano una delle principali e moderne tecniche di marketing, che consentono di tutelare il brand, perfezionare la linea prodotti e aumentare le vendite; ma questo, è un altro capitolo!

Contattami -senza impegno- se desideri sviluppare una strategia marketing non solo finalizzata a svolgere attività di promozione, ma anche a raccogliere preziose informazioni dagli stessi clienti/consumatori, migliorando il prodotto o servizio e di conseguenza le vendite (basate quindi sulla reale richiesta di mercato).

Mi chiamo Davide Canella e sono uno specialista in Comunicazione e Marketing d’impresa. Lavoro come libero professionista implementando soluzioni di comunicazione integrata, miscelando Design e strategie on/offline! Scopri di più sul mio profilo e servizi:<a title="HOME-PAGE" href="https://www.hybriddesign.it/">...CLICCA QUI</a>Condividi l'articolo sui tuoi social, prima di lasciare questa pagina! Grazie mille! ^_^

Tu la conosci la Jolanda? La pubblicità definita sessista è sbagliata per altri aspetti!

Tu la conosci la Jolanda? La pubblicità definita sessista è sbagliata per altri aspetti!

Nel polverone politico che Paolo Calvano, segretario del PD in Emilia-Romagna, ha sollevato in questi giorni, troviamo in realtà il succo di questo mio approfondi- mento da un punto vista della comunicazione e del marketing e quindi ben lontana dalla sfera politica.

La pubblicità che allude alle mordaci battute della Littizzetto è semplicemente sbagliata da un punto di vista della comunicazione poiché, come afferma Calvano, il messaggio impiegato è ben diverso dall’obiettivo per il quale è stata concepita la campagna pubblicitaria: promuovere una normalissima fiera gastronomica di una località di campagna della provincia di Ferrara. Chi ha curato la comunicazione ha scelto atipicità e sarcasmo ben lontano dal genere di comunicazione cui i ferraresi sono abituati, invece di focalizzarsi sui valori tipici, che contraddistinguono questo genere di promozione.

<p align="center"><iframe src="https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fpaolo.calvano.1%2Fposts%2F10213865878831817&width=500" width="500" height="645" style="border:none;overflow:hidden" scrolling="no" frameborder="0" allowTransparency="true"></iframe></p>

Il concept creativo sul quale si basa questa scelta stilistica –tecnicamente a mio avviso è davvero povera di originalità, per non dire altro di più volgare- è stato volutamente creato per far parlare di sé. Si tratta di un’azione basata sul marketing virale, cioè far leva su fattori come stupore e curiosità per raggiungere più persone possibili e fare in modo che le stesse condividano poi (con effetto Domino) sui propri social-network.

Da un punto di vista marketing (inteso come numeri) lo scopo è stato pienamente raggiunto poiché, come abbiamo già avuto modo di appurare in passato con l’albero di Natale di Murano in piazza a Ferrara nel 2015, l’importante è che se ne parli indipendentemente che sia positivo o meno (a mio avviso sbagliatissimo, ma vitale invece per molte agenzie di comunicazione abituate a ragionare per numeri e non per risultati); da un punto di vista della comunicazione è sbagliato perché si tende a focalizzare l’attenzione sul claim “Tu la conosci la Jolanda?”, alludendo alle famose battute della Littizzetto, anziché sull’immagine della donna e il trattore, che ben ci stanno!

Quest’ultimo concetto (donne e motori), malgrado rafforzi l’idea maschilista delle passioni prettamente maschili, è un concetto giusto inquadrato nella storia di Jolanda di Savoia. Diventate famose grazie al celebre film Riso Amaro di Giuseppe De Santis del 1949, le Mondine hanno rappresentato un tassello importante nella storia italiana per quando riguarda la lavorazione del riso.

donne e motori

Del resto anche le macchine agricole sono il simbolo per eccellenza di quei processi di coltivazione agricola sempre più meccanizzata e all’avanguardia. Difatti visitando la bellissima mostra allestita presso il centro culturale di Jolanda di Savoia si ha la possibilità di scoprire questo fascino tra modernità e passato, fatto di donne e uomini, motori, agricoltura, storia del ‘900, bonifica e tradizioni.

Quindi dopo questa attenta analisi da un punto di vista della semiotica e del marketing, ritengo che sarebbe stato molto più saggio e vantaggioso focalizzarsi sull’immagine fotografica anziché sulla citazione testuale. Una scelta che sicuramente non avrebbe avuto l’effetto virale che ben conosciamo, ma almeno non avrebbe scatenato una polemica a danno dell’immagine della manifestazione. Difatti, a distanza di qualche giorno tutta la comunicazione web è stata sostituita, probabilmente a fronte delle innumerevoli lamentele. Quel malizioso “Tu la conosci la Jolanda?” modificata poi in “Tu conosci Jolanda?” diventa per la seconda volta un invito a scoprire la località di Jolanda di Savoia anziché le sue “Giornate del Riso”. Insomma se ne sono lavati le mani togliendo un paio di articoli determinativi, voltando le spalle alla brand reputation, lunga e difficile da costruire e veloce da perdere in poco tempo.

Chi ha gestito la comunicazione e il marketing probabilmente non conosce la storia del luogo, ma soprattutto non conosce il target del territorio. In pratica non conosce costumi, valori e tradizioni di un tempo, essenziali per costruire una comunicazione di questo genere. Come diceva il mio professore dell’università: per fare il marketing degli eventi, basati su tradizioni del passato, occorre vivere esperienze di vita locale sulla propria pelle oppure affidarsi a qualcuno del luogo che risiede lì da anni.

Insomma non c’è da stupirsi se si osserva il lavoro marketing nella sua completezza. Dal logo “celtico” della manifestazione che dovrebbe richiamare una spiga di riso, al sito web ufficiale dell’evento che si spera di trovare ai primi risultati di una ricerca su Google e al suo posto si trova invece il programma fiera 2012 di qualche altro vecchio sito.

Nell’immagine il codice sorgente del sito ufficiale dell’evento che mostra la scarsa o errata attività di ottimizzazione del sito sui motori di ricerca (S.E.O), che causa quindi il pessimo posizionamento nella SERP.

Osservando tutto ciò è chiaro che si è cercato di puntare al risparmio.. ma come si fa a risparmiare per l’evento più importante dell’anno, soprattutto per le 250 aziende agricole che sorreggono l’economia locale e credono nel progetto “Jolanda di Savoia: capitale del riso italiano”?
Veramente mancano quei 4000- 5000€ per gestire a 360° la promozione web e stampa della manifestazione, senza toccare l’animo di qualcuno usando ironia e sarcasmo?

In attesa di pubblicare il prossimo approfondimento di Settembre, che argomenterà la campagna pubblicitaria online -a budget zero- della sagra paesana 2017 di Baura (FE), contattami se desideri sviluppare un piano di comunicazione e marketing per la prossima edizione del tuo evento, fiera o altra manifestazione pubblica o privato di tipo culturale, sportiva o gastronomica.

Mi chiamo Davide Canella e sono uno specialista in Comunicazione e Marketing d’impresa. Lavoro come libero professionista implementando soluzioni di comunicazione integrata, miscelando Design e strategie on/offline! Scopri di più sul mio profilo e servizi:<a title="HOME-PAGE" href="https://www.hybriddesign.it/">...CLICCA QUI</a>Condividi l'articolo sui tuoi social, prima di lasciare questa pagina! Grazie mille! ^_^

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