[3° Parte] – Psicologia del colore: l’uso del colore nella comunicazione e nella pubblicità.

[3° Parte] – Psicologia del colore: l’uso del colore nella comunicazione e nella pubblicità.

ANTEPRIMA E PRESENTAZIONE DELLA PUBBLICAZIONE - LA PSICOLOGIA DEL COLORE

università
Nell’insegnamento universitario di “Teoria e tecnica del trattamento delle immagini” del Prof. Andrea Pizzirani dell’Università degli Studi di Ferrara, ho trovato particolarmente interessante la tematica della cosiddetta “Psicologia del colore“, fin tanto da spingermi ad analizzare ed approfondire meglio la tematica.
Di seguito pubblico un serie di approfondimenti redatti grazie agli interessanti appunti del mio docente universitario, alcuni approfondimenti su libri di settori e numerosi siti internet di studiosi. Il primo post rappresenta un sorta di cappello introduttivo al concetto di “sensazione” e analizza i principali studi a livello psicologico sul mondo dei colori. Il secondo post analizza sinteticamente sul piano psicologico le principali tonalità dei cosiddetti “Colori Caldi” e “Colori Freddi”. Il terzo post analizza l’impiego pratico di alcuni colori, utilizzati -a seconda della proprietà psicologica- nel settore della promozione pubblicitaria o più semplicemente nel mondo della comunicazione.

Come prima considerazione sulla psicologia dei colori è fondamentale ricordare la suddivisione in “Colori Caldi” e “Colori Freddi”: i colori “Caldi” sono: Il rosso, il rosa, l’arancio, il giallo, il marrone, che rievocano il sole, il fuoco, il sangue, ecc, mentre i colori “Freddi” come il blu, il verde, il viola, il porpora, ecc.

“Nel mondo della comunicazione e in particolare della pubblicità, numerosi studi e test psicologici  testimoniano l’efficacia nell’utilizzare un particolare colore invece di un altro, che meglio si abbina a quello dell’oggetto da promuovere”.

Nel mondo della comunicazione e in particolare della pubblicità, numerosi studi e test psicologici  testimoniano l’efficacia nell’utilizzare un particolare colore invece di un altro, che meglio si abbina a quello dell’oggetto da promuovere (1).

Essendo una tematica piuttosto lunga e complessa, mi soffermerò esclusivamente su quei colori, noti per le loro “caratteristiche” psicologiche, in grado di scaturire delle vere e proprie “azioni” comportamentali (scelte di prodotto, sicurezza nell’acquisto, maggiore riflessione, ecc). La psicologia del colore è una delle tecniche di comunicazione persuasiva più efficaci nel settore della comunicazione (2). Sintetizzare ciò che si cela dietro questa disciplina non è assolutamente facile. Si tratta di una realtà che va a toccare non solo la psicologia dell’uomo, ma anche il suo contesto sociologico e in particolar modo quello etnico-culturale. A questi si aggiungono poi i problemi legati agli abbinamenti cromatici, come: l’usabilità, la leggibilità, ecc che vanno ad influire notevolmente sulle loro scelte di utilizzo.

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[1° Parte] – La Psicologia del Colore: Un magico viaggio nell’inconscio umano.

[1° Parte] – La Psicologia del Colore: Un magico viaggio nell’inconscio umano.

ANTEPRIMA E PRESENTAZIONE DELLA PUBBLICAZIONE - La Psicologia del Colore

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Nell’insegnamento universitario di “Teoria e tecnica del trattamento delle immagini” del Prof. Andrea Pizzirani dell’Università degli Studi di Ferrara, ho trovato particolarmente interessante la tematica della cosiddetta “Psicologia del colore“, fin tanto da spingermi ad analizzare ed approfondire meglio la tematica.
Di seguito pubblico un serie di approfondimenti redatti grazie agli interessanti appunti del mio docente universitario, alcuni approfondimenti su libri di settori e numerosi siti internet di studiosi. Il primo post rappresenta un sorta di cappello introduttivo al concetto di “sensazione” e analizza i principali studi a livello psicologico sul mondo dei colori. Il secondo post analizza sinteticamente sul piano psicologico le principali tonalità dei cosiddetti “Colori Caldi” e “Colori Freddi”. Il terzo post analizza l’impiego pratico di alcuni colori, utilizzati -a seconda della proprietà psicologica- nel settore della promozione pubblicitaria o più semplicemente nel mondo della comunicazione.

Esulando la complessa parte iniziale pertinente allo studio del colore secondo il piano fisiologico, cioè l’acquisizione, l’elaborazione e la trasmissione dei segnali nervosi dall’occhio al cervello (sintesi additiva, sintesi sottrattiva, ecc), osserveremo ilcomportamento cerebrale di fronte al mondo dei colori: è la psicologia del colore.

E’ logico pensare che l’uomo abbia associato alcune“sensazioni” più comuni alla simbologia cromatica, in quanto il colore è una vera e propria sensazione celebrale. Con grafici, parole o immagini l’uomo può comunicare alcuni concetti ma, nella maggior parte dei casi, solo attraverso il colore si può superare qualsiasi barriera etnica. Ciò avviene sempre entro certi limiti, poiché ad esempio il colore bianco (per noi occidentali) infonde sensazioni pressoché positive, come la purezza, l’armonia e la solarità, mentre in Giappone -a tale colore- viene attributo il significato di lutto o morte.

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